Portovenere – la guida sulla perla della Liguria

Lo so, lo so..nel 2021 quando vi ho raccontato delle curiosità su Portovenere, vi avevo promesso che sarei tornata a parlarvi di questa splendida cittadine dandovi ulteriori informazioni. Ed invece il tempo è passato, ho visitato molti posti ed alla fine riesco a concentrarmi su Portovenere solo ora. Ma come si dice, meglio tardi che mai..o no?

DOVE SI TROVA PORTOVENERE?

Portovenere è un comune della provincia di La Spezia. Si tratta del comune più piccolo di tutta la provincia. Ha circa 3000 abitanti. Ci troviamo all’estremità di un promontorio che, staccandosi dalla costa della riviera ligure di levante, forma la sponda occidentale del famoso Golfo dei Poeti.

COME RAGGIUNGERE PORTOVENERE?

  1.  In macchina: ci troviamo a circa un’ora e mezza di distanza da Genova. Proprio a non molti km dal confine con la Toscana. Vi basterà percorrere l’autostrada A12 in direzione La Spezia e poi seguire le indicazioni per Portovenere, lungo la statale 370.
  2. In treno: purtroppo Portovenere non ha la sua stazione ferroviaria. Quella più vicina è quella di La Spezia. Da qui vi basterà prendere l’autobus della linea 11 per essere nella cittadina ligure in circa 20 minuti.
  3. In aereo: l’aeroporto più vicino è il Galileo Galilei di Pisa, a circa 1 ora e mezza da Portovenere. Non molto distante anche l’aeroporto di Genova.

DOVE PARCHEGGIARE A PORTOVENERE?

Mettiamo subito in chiaro una cosa, parcheggiare a Portovenere, soprattutto in alta stagione, non è per niente facile. Le aree di sosta del borgo si dividono in quattro zone:

  • Zona P1: quella più vicina al centro e, di conseguenza, la più cara. Durante l’alta stagione si paga 3 euro all’ora, mentre negli altri mesi la tariffa oraria scende a 1,5 euro.
  • Zona P2: vicino la spiaggia dell’Arenella. In alta stagione il costo è di 2,5 euro l’ora, mentre in bassa stagione si passa a 1,5 euro l’ora.
  • Zona P3: verso Salita Cavo. Qui il costo è di 2 euro l’ora in alta stagione, mentre il resto dei mesi la sosta è gratuita. Ci sono circa 200 posti auto.
  • Zona P4: parcheggio Golfo. Quello più lontano, in località Cavo. Qui trovate circa 400 posti auto.

COSA VEDERE A PORTOVENERE? (parte 1)

  1. Chiesa di San Lorenzo – Santuario della Madonna Bianca: eretta nel XII secolo dai Genovesi. In stile romanico, ha subito importanti cambiamenti tra il 1494 ed il 1582. Soprattutto dopo l’incendio del 1340 che devastò Portovenere. La Chiesa si trova in posizione dominante.
  2. La Palazzata: lo skyline di Portovenere. Quello che compare in ogni foto del borgo con le sue casette colorate ed affacciate sul mare. Se volete fotografarle nel migliore dei modi vi consiglio di spostarvi sulla Passeggiata Aldo Moro.
  3. Convento di San Francesco: del XVII secolo. Ha avuto diverse funzioni. E’ stato un ospedale militare, il Municipio ed anche una scuola elementare.
  4. Torre Capitolare: la porta del centro storico di Portovenere. Risale al 1161 con il suo tipico paramento a bugnato ed aperture a bifore e trifore.
  5. Castello Doria: posta sull’altura rocciosa da cui domina il borgo. Si tratta di una delle più maestose architetture militare create dalla Repubblica di Genova. E’ sorto nel 1161, ma poi fu ampliato tra il XV ed il XVII secolo. E’ aperto dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Il biglietto per visitarlo costa 5 euro, ridotto a 3 euro per i minori fino ai 14 anni.

COSA VEDERE A PORTOVENERE? (parte 2)

  1. Villa Romana del Varignano: una residenza padronale che si trova nella frazione delle Grazie. Questa area archeologica conserva il frantoio oleario più antico di tutta la Liguria.
  2. La Grotta di Byron: si dice che da qui, nel 1822, il poeta George Byron partì a nuoto fino a San Terenzo per andare a trovare Percy Bysshe Shelley, suo amico e poeta, a Lerici.
  3. I Carruggi: proprio come Genova. I suoi vicoli stretti dove vi consiglio di perdervi.
  4. Chiesa di San Pietro: in stile gotico genovese. E’ stata eretta tra il V ed il XIII secolo. Si trova sul promontorio delle Bocche di Portovenere. E’ la chiesa vestigiale più antica del Golfo.  Si tratta del cristiano tempio che è stato citato da Eugenio Montale nella sua poesia dedicata alla cittadina.

Là fuoeresce il tritone dai flutti che lambiscono le soglie d’un cristiano tempio, ed ogni ora prossima è antica.

 

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Charlotte Trombiero
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