Tremona – la cittadina antica del Canton Ticino

Ebbene si, anche oggi torniamo a parlare della Svizzera. E soprattutto del Canton Ticino, la parte più vicina a noi. In questo modo spero di darvi degli spunti per delle gite primaverili. Vi ho già parlato di Riva San Vitale e, secondo me, se avete in programma di visitarla vale la pena “allungarsi” un pò ed arrivare anche a Tremona. E’ proprio quello che ho fatto io l’ultima volta che ci sono stata. Visitando, così, Tremona per la prima volta in vita mia.

DOVE SI TROVA TREMONA?

Tremona è un ex comune ticinese. Ex poiché dal 2009 è diventato un quartiere costitutivo della città di Mendrisio. E’ situata sul versante meridionale del Monte San Giorgio. La si raggiunge con una strada leggermente in salita e con tornanti. Si trova, infatti, a 571 metri sul livello del mare.

COME RAGGIUNGERE TREMONA?

E’ facilmente raggiungibile dall’Italia o tramite l’autostrada (in questo caso vi ricordo di acquistare l’apposita vignetta per evitare la multa e che vi darà la possibilità di percorrere gratuitamente l’autostrada svizzera per un anno), ma anche tramite la strada normale. Anzi, a mio parere, la strada normale è ancora meglio perché costeggerete il lago.

DOVE PARCHEGGIARE A TREMONA?

Io ho lasciato la macchina nel parcheggio gratuito in via Gurnaga. Da qui, con una breve passeggiata, arriverete al centro storico di Tremona. Il parcheggio è abbastanza capiente quindi non dovreste avere problemi.

COSA VEDERE A TREMONA?

  1. La Chiesa di Santa Maria Assunta: del 1578. In quest’anno, infatti, il vescovo di Como la definì una cappella fatta a novo. E’ stata restaurata nel 1972 da Alberto Finzi. Al suo interno ci sono affreschi di Bernardino Luini (presente anche nella Chiesa di Santa Maria degli Angioli a Lugano) e di Antonio Rinaldi. Nel 1770 ha sostituito la Chiesa di Sant’Agata come chiesa parrocchiale.
  2. La Chiesa di Sant’Agata: divenne la chiesa parrocchiale quando Tremona, nel 1493, si separò da Riva San Vitale. Le sue origini sono un pò misteriose. Pare, però, che sia stata costruita sui resti di una fortezza longobarda. A sostegno di questa tesi: il tozzo del campanile ed il fatto che Sant’Agata fosse una delle sante longobarde. Al suo interno affreschi  gotici della scuola dei Seregnesi.
  3. Casa Andreazzi: da non perdere i suoi affreschi. Troviamo Il Giuramento del Rutli ed Il sacrificio di Arnoldo di Winkelried.
  4. Casa Rinaldi: l’abitazione natale del pittore di Tremona Antonio Rinaldi (1816 – 1875). L’edificio, con il suo porticato d’ingresso, la corte interna ed il loggiato ad archi mistilinei, risale molto probabilmente al XVIII secolo. Fino a qualche anno fa, all’interno della corte, si potevano ammirare alcuni affreschi monocromi dello stesso Rinaldi raffiguranti Leonardo, Raffaello e Michelangelo, ma ora quasi totalmente rovinati.

LA ZONA ARCHEOLOGICA DI TREMONA

Purtroppo quando sono andata io era ancora chiusa. All’inizio degli anni ’90, sulla collina di Castello a nord dell’abitato, venne scoperto un vero e proprio sito archeologico con reperti appartenenti ad epoche diverse. I primi scavi nel 1991 portarono alla luce materiale risalente al Neolitico, all’età del Rame ed alla prima metà dell’Età del Ferro. Successivamente, i località Piasa, vennero ritrovate due necropoli: la prima databile alla seconda metà dell’Età del Ferro (II secolo a.C.), mentre la seconda che contava 42 tombe ed era di epoca romana. Le ricerche, continuate negli anni 2000, si estesero al terrazzo inferiore e terrazzo superiore della collina di Castello.

I primi rilevamenti hanno permesso di stabilire la presenza a Tremona di un castello dotato di mastio e locali interni, che fungeva forse da torre di segnalazione all’interno del sistema difensivo della Contea longobarda del Seprio. I resti di 42 edifici dell’insediamento sulle pendici della collina di Castello, invece, uniti ai ritrovamenti di diversi utensili hanno permesso agli studiosi di ricostruire lo stile di vita di quello che doveva essere un villaggio rurale, completamente autosufficiente.

CURIOSITA’ SU TREMONA

  • Il suo nome deriva da “tre montes”. Una locuzione latina che indica come il paese sia circondato dai monti. Anche se, in realtà, sono quattro i monti a circondare Tremona e non tre. Quelle considerate nel nome sono la collina del Castello, quella di Sant’Agata e quella di Grom. Mentre è stata omessa quella di Certara.
  • Antonio Rinaldi, pittore vicino al romanticismo, era di Tremona. Poi si formò all’Accademia di Brera. Ma non solo. A Tremona nacquero anche Enrico Mariotti (scultore) e Giuseppe Rusconi (professore accademico a Roma).
  • Tremona conta circa 600 abitanti.
  • Le sue origini sono molto antiche. Gli scavi archeologici che troviamo in zona Castello risalgono al Neolitico.

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